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Inositolo: che cos’è e a cosa serve

Inositolo: nutriente fondamentale per il nostro organismo. Viene autoprodotto o integrato attraverso alcuni alimenti.
Insositolo cos'è e a cosa serve

Generalmente chiamato vitamina B7, l’inositolo è un nutriente fondamentale per il nostro organismo. Esso viene sia prodotto autonomamente dal nostro corpo,sia immagazzinato attraverso l’assunzione di alcuni alimenti.

Se approfondiamo, però, ciò che emerge è che più che una vitamina vera e propria, l’inositolo è una sostanza “vitamino-simile”. Inizialmente, l’inositolo era chiamato vitamina B7  in quando non si conosceva ancora l’origine endogena di questa sostanza, quindi si pensava fosse necessario assumerla solo con la dieta. In seguito, è stato scoperto che viene anche sintetizzato dall’organismo e la classificazione come vitamina è stata superata dalla comunità scientifica.  

La famiglia degli inositoli è ampia: è una classe di nove stereoisomeri cioè composti che, pur avendo la stessa formula molecolare, presentano proprietà fisiche e comportamenti chimici differenti. E fra questi nove i più studiati sono il D-Chiro-Inositolo (altamente funzionale perchè rappresenta la formula biologicamente attiva del Myo) e il Myo Inositolo.

Inositolo a cosa serve

Gli insoliti presentano un largo spettro di azioni, infatti, sono coinvolti nel mantenimento dell’omeostasi cellulare e nei processi di protezione contro infiammazione e stress ossidativo. Inoltre, sembrerebbero coinvolti nella formazione dei “secondi messaggeri”, piccole molecole che, a seguito di stimolazione, sono in grado di controllare diversi processi cellulari.

Numerosi studi di letteratura li vedono come possibili coadiuvanti in caso di PCOS, infertilità, sindrome metabolica, diabete gestazionale e disordini tiroidei.

Inositolo dove si trova?

Il rapporto inositolo alimenti è molto forte. Sono numerosi i cibi che contengono l’inositolo: dalla frutta al lievito di birra, passando per cereali integrali, tuorlo d’uovo e carni. Ma andando più nello specifico le fonti più ricche, insieme a quelle già citate, sono la crusca, il germe di grano, le noci, le arance, le banane.

A ciò va aggiunto, fra le carni, in particolare il fegato che offre un buon apporto di inositolo.

Però fra i sintomi di carenza da inositolo ritroviamo acidosi, desquamazione della pelle e ipoglicemia.

Inositolo ovaio policistico

Fra gli inositoli, il D-Chiro-Inositolo, è da anni oggetto di interesse da parte della comunità scientifica. Attraverso studi clinici, infatti, sarebbe emersa la sua carenza nei soggetti affetti da sindrome dell’ovaio policistico o PCOS.

In sostanza, la sua assunzione riduce i livelli di insulina in circolo e i livelli di androgeni liberi, incrementando il tasso di ovulazione e dunque provocando un miglioramento della sensibilità all’insulina, dell’iperandrogenismo, della funzione ovulatoria come anche della pressione arteriosa.

Il D-Chiro-Inositolo è coinvolto nella stimolazione di enzimi cardine per la regolamentazione del metabolismo del glucosio e sarebbe dunque una risorsa importante per contrastare gli squilibri metabolici ed endocrinologici tipici della sindrome dell’ovaio policistico.

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